Educazione digitale inclusiva all'ITET Tomasi di Lampedusa
L’Aula Magna dell’ITET Tomasi di Lampedusa di Sant’Agata di Militello ha accolto il Piccolo Paul: il robot umanoide del Rotary Club Sant’Agata di Militello, sviluppato dall’esperto di robotica intelligente Salvino Fidacaro, presentato nell’ambito della celebrazione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.
“Piccolo Paul” è un progetto di intelligenza artificiale che si adatta perfettamente al mondo della scuola e sarà a disposizione dell’ITET per varie iniziative grazie alla convenzione firmata con il Rotary.
Promuovere l’educazione digitale inclusiva e rendere i sistemi educativi sempre più equi con l’uso dell’intelligenza artificiale sono gli obiettivi principali del service rotariano, che ha superato lo scorso anno il vaglio della Rotary Foundation, con la concessione di una sovvenzione globale alla quale ha partecipato anche un Rotary Club greco, di Ioannina, insieme al Distretto 2110 Sicilia e Malta.
Il robot ha la capacità di interagire, reagire agli stimoli e rispondere alle domande che gli vengono poste, creando un’occasione di contatto tra studenti e docenti con le nuove tecnologie. È particolarmente apprezzato dai ragazzi che lo vedono come una risorsa utile per l’educazione.
L’incontro è stato aperto dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Antonietta Emanuele, e dal Presidente del Rotary, Lorenzo Bertini.
Presenti a scuola anche l’equipe dell’ASP 5, con i Dott.ri Corrado Liotta, Loredana Portale, Elisa Liprino e Sberna, che collaborano quotidianamente con l’ITET nelle attività di sostegno, il segretario del Club Massimo Ioppolo, ed il Sindaco Bruno Mancuso, del Comune di Sant’Agata di Militello, che si è intrattenuto in allegria con il Piccolo Paul.
L’intervento di Salvino Fidacaro è stato al centro dell’evento, che ha coinvolto e interessato i ragazzi sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale e sui benefici che dà sul piano educativo.
Il Past President del Rotary, Elisa Gumina, ha evidenziato la valenza educativa del progetto, che consente agli alunni con bisogni educativi speciali di confrontarsi con l’umanoide in maniera autonoma, immediata e diretta, ed ai docenti di elaborare interventi didattici innovativi.
Gli stessi ragazzi insieme agli insegnanti di sostegno hanno posto molte domande in cerca delle risposte dell’intelligenza artificiale, che ha anche raccontato una storia appositamente creata per l’incontro e chiacchierato con tutti.